Un tappeto “Dantsu” Giapponese

Un tappeto “Dantsu” Giapponese

Il Giappone è soprattutto rinomato e conosciuto per i manufatti tessili, tessuti in seta oppure cotone con disegni raffinati ed eleganti. Poco conosciuti sono invece i tappeti “Dantsu” con annodatura in cotone, manufatti in Giappone principalmente durante il Periodo Meiji (1868-1912) fino al periodo Taisho (1910-1925).

Il “Dantsu” (tradotto: tappeto) tradizionale veniva eseguito in cotone, materiale adatto al clima umido del Giappone.  Questi manufatti, altamente stimati dalla classe benestante,  venivano aperti durante la cerimonia del tè e servivano da sedute. Esistono le due misure, “Zabuton” (quadrato di 50-70 cm) e “Tatami” (attorno 185 x 70 cm circa). I “Dantsu” venivano inoltre usati per coprire il pavimento dei templi, dove servivano da sedute alle persone durante il periodo invernale.

Essendo oggetti  legati alla cerimonia ed alla tradizione venivano eseguiti con una varietà  limitata di  disegni arcaici con significato preciso, legato al buddismo.

Tra i tappeti della galleria Parvizyar possiamo offrire  un raro tappeto “Dantsu” con il disegno “Riken Mon”, attribuibile alla manifattura di Ako, annodato in cotone con il nodo asimmetrico. Il disegno Riken Mon, “spada tagliente”,  ha il significato: “protegge contro il male”.

Qualche altra nozione in merito a questi manufatti poco conosciuti:

I tappeti “Dantsu” di Nabeshima , già nel periodo Edo (1603-1868), erano tradizionalmente destinati ad essere regalati alle importanti famiglie dei Shogun di Nabeshima. Questi erano lavorati in cotone, ma non erano annodati.

Dal XVII. Secolo venivano importati  tappeti annodati dalla Cina, ma dovuto al vello in lana i tappeti cinesi  non erano molto adatti al clima umido giapponese.

La conseguenza logica era un “Dantsu” annodato in cotone che è stato sviluppato e prodotto principalmente nel XIX. Secolo.  Le principale città di produzione erano Nabeshima, Sakai ed Ako.

A  Sakai, la produzione ebbe probabilmente inizio nel 1831, influenzato dei “Dantsu”  di Nabeshima e “Dantsu”  Cinesi importati.

Il distretto di Ako era famoso per la produzione di sale. Dal 1849, su iniziativa di Kojima Naka  la produzione del tappeto  “dantsu” veniva installata in zona e dopo poco tempo dava lavoro agli operai che prima erano impiegati nella produzione del sale. Presto i tappeti “Dantsu” di Ako erano i più stimati per la qualità superiore di tecnica e disegno.

La produzione del “Dantsu” giapponese aumentava velocemente ed attorno 1900  le manifatture producevano non soltanto per il mercato giapponese  ma specialmente per l’esportazione negli USA, Australia e Londra. Questi tappeti venivano considerati un prodotto commerciale di qualità, eseguito con disegni e proporzioni seguendo il gusto del paese di destinazione. La produzione con annodatura a mano durava fino all’inizio della seconda guerra mondiale e cessava a causa di rincari del cotone, tasse di importazione elevate e mano d’opera costosa. Oggi ad Ako è stato installata una nuova produzione di tappeti “dantsu” nello stile dei tappeti tradizionali antichi.

Sul Google culturalinstitute altre informazioni in merito ai tappeti

AKO DANTSU

https://www.google.com/culturalinstitute/beta/exhibit/ako-dantsu-rugs/dgJSOwU9qDPmKw?hl=en